STAZIONE RIFREDI: A LUGLIO LA MIA DENUNCIA, OGGI LA CONFERMA. ORA ACCELERARE!

Questa mattina, leggendo Firenze – La Nazione, ho avuto la conferma di quello che denuncio da tempo. A luglio, con un’interrogazione in Consiglio Metropolitano, avevo acceso i riflettori sullo stato di abbandono delle nostre stazioni, a partire da Rifredi. Oggi, l’inchiesta del giornale gli assegna un “6 rosso”, e non posso che essere d’accordo.
È inaccettabile che il terzo snodo ferroviario della Toscana versi in queste condizioni. Parliamo di criticità che i pendolari e i cittadini vivono ogni giorno sulla propria pelle:
Mancanza di servizi essenziali: niente biglietteria fisica, bagni esterni a pagamento (e spesso fuori servizio!), nessuna sala d’aspetto per ripararsi dal freddo o dalla pioggia.
Barriere architettoniche ovunque: un percorso per disabili che è un’odissea sotto le intemperie e l’assenza totale di ascensori.
Degrado e insicurezza: sottopassi spogli e insicuri, mancanza di vigilanza e spazi lasciati all’abbandono.
Pericolo: binari affollati dove, per mancanza di spazio sotto le pensiline, i passeggeri sono costretti a superare la linea gialla di sicurezza.
Le stazioni non sono solo luoghi di passaggio, ma biglietti da visita della nostra città e spazi pubblici che devono essere sicuri, accessibili e vivi.
Ho già chiesto un tavolo tecnico urgente con RFI e Ferrovie dello Stato. Non possiamo più aspettare. La direzione è quella giusta, ma adesso serve accelerare e passare dalle parole ai fatti. Il mio impegno, come sempre, è massimo.