«Il vero overtourism che soffoca Firenze non è quello degli affitti brevi, ma l’arrivo incontrollato dei pullman turistici, che ogni giorno invadono il centro cittadino generando traffico, disagi e insicurezza per residenti e pedoni».
Così il consigliere comunale Francesco Casini (Italia Viva), intervenuto oggi in aula con un atto per chiedere all’Amministrazione di revocare la possibilità di sosta per i pullman turistici in Lungarno Pecori Giraldi, un’area già congestionata e attualmente interessata dai cantieri della linea tramviaria Libertà–Bagno a Ripoli.
Secondo quanto riportato dalla stampa, solo nella giornata di domenica 25 maggio sarebbero arrivati a Firenze centinaia di pullman, molti dei quali provenienti dalle navi da crociera attraccate a Livorno, a cui si aggiungono molti altri provenienti dagli altri porti del litorale tirrenico non solo della Toscana.
La maggior parte ha sostato proprio in quell’area, causando il caos: doppie file, corsie bloccate, traffico congestionato e seri rischi per la sicurezza. Una situazione che si ripete quotidianamente.
«Quello che si sta verificando è inaccettabile – ha proseguito Casini –. È necessario che il Comune intervenga con urgenza: va eliminata la possibilità di sosta in Lungarno Pecori Giraldi e individuata un’area alternativa, sostenibile e coerente con una gestione moderna e intelligente dei flussi turistici. La città non può essere ostaggio di un turismo senza regole».
Casini ha inoltre chiesto alla Giunta di chiarire se e quando intenda revocare l’area di sosta e dove preveda di dirottare i mezzi turistici attualmente accolti in quella zona.
L’Amministrazione ha confermato che è in corso la ricerca di un luogo idoneo dove spostare la sosta dei bus turistici, e che il trasferimento dovrebbe avvenire a partire da luglio.
«Ci auguriamo che i tempi vengano davvero rispettati, sono mesi che solleviamo questa problematica – ha aggiunto Casini – e che si individui una soluzione efficace, vicina alla tramvia e in grado di non aggravare ulteriormente il traffico cittadino già al collasso».
«Serve un modello di accoglienza che tuteli Firenze e chi la abita ogni giorno. Il turismo è per noi una grande risorsa, ma va governato con visione, equilibrio e rispetto per il tessuto urbano e sociale della città, oltre che per l’immagine stessa della città», ha concluso il consigliere.