“Dopo l’interrogazione nei mesi scorsi, oggi sono tornato a sollevare in Consiglio Comunale il problema della continuità dell’assistenza medica di base a Ponte a Ema” – dichiara il capogruppo di Italia Viva – Casa Riformista, Francesco Casini.
Nel quartiere, infatti, è attivo da anni l’ambulatorio di Via Gualdrada, un presidio fondamentale soprattutto per gli anziani e per i cittadini con difficoltà motorie. Con il prossimo pensionamento dei medici attualmente in servizio, però, centinaia di residenti rischiano di rimanere senza un medico di riferimento, senza che ad oggi vi siano soluzioni garantite.
“La risposta dell’amministrazione è molto preoccupante – prosegue Casini – perché viene affermato che non è assicurato che il nuovo medico rimanga a Ponte a Ema, vista la presenza di disponibilità a Gavinana, la vicinanza dell’ospedale Palagi e la futura Casa di comunità di Viale Europa. Una posizione che per noi però non tutela in alcun modo i cittadini del nostro quartiere, soprattutto i più fragili, che non possono essere costretti a spostarsi in altre zone di Firenze per ricevere assistenza, specie con un trasporto pubblico che dalla zona di Ponte a Ema non sta funzionando”.
Casini sottolinea l’urgenza di un intervento deciso: “Serve maggiore attenzione per le zone periferiche della città. Ponte a Ema ha diritto a mantenere un presidio sanitario di prossimità. Chiediamo al Comune, alla Società della Salute, alla Regione e all’Azienda Sanitaria di attivarsi immediatamente per garantire la continuità del servizio e individuare nuovi medici disponibili a operare nel quartiere”.
Continuerò a monitorare la situazione e porterò il tema a questo punto anche in Regione: “Non possiamo permettere che venga meno un servizio essenziale per così tante famiglie. Mi aspetto che anche l’amministrazione si impegni con determinazione perché anche i centri come Ponte a Ema per quanto periferici sono parte integrante e bellezza della città di Firenze e meritano attenzione e servizi di qualità”.